L'importanza dei legami

Gli Animali sociali/familiari necessitano di un certo tipo di attenzioni da parte della Famiglia e, soprattutto nelle prime tappe della loro giovane vita, fondamentale è la figura materna. L’assenza delle attenzioni provoca dei danni psichici e consequenzialmente fisici che portano allo squilibro della Creatura e, in situazioni estreme/prolungate, finanche alla morte. Le cure e il sostegno di una Madre, la sua costante presenza, la sua educazione (l’educazione da lei impartita), sono per il Figlio, fonte di vita, e favoriscono in lui, una crescita equilibrata (fisica e mentale).Fra la Mamma e il Figlio, si suggella in questo modo un bellissimo rapporto di intimità fondamentale per la costruzione di quella speciale forma di unione che segnerà il futuro del Piccolo in maniera rimarchevole (i benefici di tale ‘’cura’’ saranno per lui la base della sicurezza in se stesso e nel rapporto con il prossimo).

Fin dal momento della nascita, si crea fra Madre e Figlio, un legame che diventa sempre più saldo, minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno. E questo accade fra tutte le Mamme che per natura crescono i propri Piccoli e tutti i Figli che necessitano di tale assistenza per sopravvivere.
È un legame che ha un inizio e non ha una fine, ed è per tutti ugualmente importante, pur essendoci delle diversità a seconda della Specie Animale di appartenenza.


Attimi di vita - il significato di una cura:
- stringere un Figlio fra le braccia, allattarlo e occuparsi della sua pulizia;
- scaldarlo con il calore del proprio corpo, assorbire gli odori l’una dell’altro e unirli in un unico aroma;
- scambiarsi sorrisi, sguardi e vocalizzi;
- trattenere e carezzare;

sono gli ingredienti per la giusta miscela che permette la realizzazione di una crescita in equilibrio.

Un rapporto di intesa globale fra Genitrice e Figlio, permette a quest’ultimo di crescere in sicurezza, al contrario di un altro Bambino che invece vive la dipendenza dalla Mamma solo ed esclusivamente per mangiare e dormire … un’intesa limitata ad un mero contatto fisico privo di un particolare coinvolgimento emotivo che lo porterà ad uno sviluppo solitario (soggetti del genere, tenderanno ad assumere comportamenti negativi e/o esasperati con il mondo circostante - non sanno stare al mondo, non vivono in pace con il prossimo e neanche con loro stessi).

Occuparsi di un Figlio vuol dire prendersi cura di lui assistendolo, nutrendolo, educandolo.

Tenere ai propri Figli vuol dire anche saperli ascoltare: ‘’… chiedere di stare in braccio, o semplicemente di accoccolarsi vicino, non è solo una richiesta di aiuto, è un desiderio di intimità, è il bisogno di miscelare i propri odori, è la necessità di sentire il battito del cuore, il respiro, le morbide carezze che si susseguono con un movimento lento, ritmato, è una richiesta di sentirsi ancora il piccolo di casa a cui Mamma con dedizione si appresta ad elargire delle premurose cure parentali. …’’

…e quel che di veramente fantastico avviene, è che piano piano, i Piccoli imparano a riconoscere dalla modalità delle cure, le espressioni emotive; allorché con il passar dei giorni e del tempo, la comunicazione basterà anche solo attraverso un unico gesto, un’unica movenza impercettibile per chi è all’esterno di quel binomio; un forestiero (soprattutto colui che non ha mai vissuto certe esperienze) non riuscirà a vedere, e perciò a distinguere, il significato di un bagliore negli occhi o di un fremito nella voce… non vedrà nemmeno quei segnali, che invece daranno input comunicativi a chi ha condiviso atti di unione attraverso le cure.
Assistiamo in questi istanti così intimi, allo sviluppo di uno stato empatico che l’esperienza poi, insegnerà a riconoscere in altri, seppur in maniera meno intensa, ma sempre forte o quanto meno avvertita e/o patita.

La Mamma è tutto per un Figlio!

Vorrei raccontare due episodi per cercare di spiegare l’importanza della presenza di una Mamma e di quanto sia determinante l’attaccamento:

- Un contadino, separò prematuramente una Cucciola dalla sua Mamma, in verità aveva voglia di sbarazzarsi dell’intera nidiata il più presto possibile, e se non ci fosse riuscito nei tempi sperati, l’avrebbe soppressa tutta senza batter ciglio. La Piccola, arrivò a casa di un’amica, parente di una mia parente. Dopo soli pochi giorni, Stella (così l’aveva chiamata), si ammalò di una dermatite estremamente violenta che il veterinario definì ‘’piodermite precoce’’. Una forma di stafilococco che riteneva fosse correlata al distacco precoce dalla Mamma. La Mamma attraverso il suo latte passa una serie di anticorpi che fortificano l’organismo del Cucciolo; se questo alimento viene a mancare, il Cucciolo è esposto ad una varietà di pericoli che possono rivelarsi per lui addirittura mortali.
Le cure per porre fine alla malattia che degenerava giorno dopo giorno, erano troppo forti per un Cucciolo di quell’età, ma purtroppo non c’era altra strada da percorrere.
La Ragazza impaurita da tutto ciò, cominciò la cura, e per tutto il periodo che ci volle per debellarla, non si allontanò da lei. La Piccola dopo poco più di un mese fu dichiarata fuori pericolo.

- In un orfanatrofio, di cui leggo alcune storie riportate sul giornalino che mi arriva a casa, una Mamma, della quale non era trascritto il nome, vi portò la sua Bimba di pochi giorni. La donna non poteva garantire per lei una vita sicura e così, per non rischiare, decise di affidarla ad altri. Ogni giorno però, andava a trovare la Piccola e le portava il suo latte. La Bimba, dopo un po’ di tempo dal suo arrivo (in verità, pochi giorni), si ammalò di un’infezione intestinale, e nonostante l’assistenza medica, sembrava che nulla le portasse giovamento. Una nutrice dell’istituto, decise allora di parlare con la Mamma della Piccina, obbligandola a prendere una decisione: ‘’O rimane qui con noi, oppure deve interrompere le sue visite, perché sua Figlia avverte che la sua vicinanza non è costante… questa situazione la tiene in un limbo… non riesce né a vivere né a morire’’.
La Mamma, si sentì trapassare ascoltando quelle parole, e per alcuni giorni non si fece vedere.
La Piccola peggiorò di colpo.
Pur non sapendo cosa stesse succedendo nell’istituto, la donna non resistette al distacco e venne meno alla promessa. Fu così che tornò chiedendo di poter rimanere come aiutante tutto fare per continuare a vivere con la sua Bambina.
Non passò più di una settimana, dal giorno in cui ella fu accolta nella Casa, che la Piccola ebbe un sorprendente miglioramento, e dopo 40 gg cominciarono ad essere visibili i miglioramenti anche per occhi che non sapevano nulla di medicina.

L’allontanamento dalla Mamma, oltre a creare dei problemi di natura fisica (precisando, problemi di natura psicologica visibili in forma di malattia del corpo), può creare anche complicazioni psicologiche marcate nella sfera emozionale; tali complicazioni sono però, individuabili solo ed esclusivamente fra le problematiche di diseducazione e suppliche relazionali, e non devono essere collegate alle alterazioni riconosciute in: iperattività, sfoghi aggressivi e rigetti depressivi.


Tratto dal libro ‘’A TE – Educazione Naturale’’ - pag 49 - capitolo 3
Tratto dal libro ‘’Diario: Similitudini fra Cani e Lupi – illuminanti Riflessioni’’ - pag 405 del capitolo 6

Interessante leggere l'articolo ''Disturbo anaclitico''

Dopo aver letto, riflettuto, rivissuto certi attimi della vostra vita (accesi dai ricordi), vi chiedo ancora un attimo di attenzione.

Qualche giorno fa siamo venuti a conoscenza di una vicenda che ci ha lasciato con una tristezza dentro che … è difficile parlarne pubblicamente ma … è giusto farlo.

Anni fa eravamo iscritti a un bellissimo forum, titolato: ‘’Forum del Pastore Tedesco’’.
I proprietari del Forum erano persone che amavano molto questa razza e amavano i Cani in generale.
Gli argomenti che venivano trattati non erano banali come in altri forum, e c’era, un’atmosfera molto amichevole.
Di post in post si era creato un bel legame fra tutti noi iscritti.
Anche quando ‘’Il Forum’’ chiudette, non perdemmo i contatti e di tanto in tanto ci si sentiva (con alcuni ci si vedeva anche).

Le vicende della vita (e gli ultimi tre anni sono stati determinanti), ci hanno distaccato un po’ (non per motivi ‘’stupidi’’ ma semplicemente perché la vita e le varie attenzioni dell’ultimo periodo, hanno portato tutti a vivere in maniera un po’ diversa non mancando, altresì, disagi vari che hanno allontanato la serenità).
Nessuno di noi però, ha smesso di avere quel trasporto particolare verso i Compagni di Vita: gli amatissimi Cani!

Da quei giorni ‘’felici’’ ad oggi, fra le tante cose, è capitato:
Già prima di questo folle periodo, una Ragazza del Gruppo, visse situazioni tanto disagevoli da farle decidere di mandare il passato a quel paese e di rifarsi una vita insieme al suo Cane. … Fra loro due esisteva un legame veramente forte e, senza che qualcuno lo interpreti come ‘’paranoico’’, ci tengo a dire che erano una Famiglia.
Nel tempo si unì ad Essa (alla Famiglia) un secondo Cane e, fino a che riuscì (la Ragazza) a resistere in questo mondo ''folle'', vissero un’importante storia d’amore.
Poi il dramma … Lei si ammalò della malattia del secolo. Venne curata con ‘’le terapie consigliate’’ e … e fu ricoverata.
Ormai per Lei, dentro e fuori era la consuetudine.
Conoscendola un poco, sono sicurissima che ‘’il pensiero per i suoi Cani fu sempre vivo’’, ma non potendo fare a meno di allontanarsi, raccomandò a tutti coloro che li conoscevano di occuparsi di Loro fino a che non fosse tornata.

La situazione era davvero difficile ... Furono cercate soluzioni su soluzioni ,,, fino a che non fu presa una decisione drastica.
A quel punto, persone che si occupavano dei Cani se ne occuparono in maniera definitiva e li portarono via.
Quando la Ragazza tornò, il suo Branco non c’era più! … a nulla valsero i suoi appelli …
Il dolore la fece barcollare …!

Quando venimmo a sapere cosa era successo, subito pensammo al dramma che era nato, al vuoto immenso che Le aveva preso corpo e anima.

La Ragazza non aveva più nulla, la sua Famiglia era smembrata, e anche se l’intensità delle emozioni fra ‘’non con-specifici’’ è certamente diversa, per chi appartiene alla categoria degli Animali sociali/familiari (in questo caso ANCHE mammiferi) i legami con la Famiglia sono più veri che mai.
Il valore che le persone che si sono allontanate dai veri significati dell’ATTACCAMENTO danno a certe manifestazioni affettive, è totalmente fuori luogo.

Emanuela ha vissuto esperienze che l'hanno segnata duramente e la divisione dai suoi Cani le è stata fatale...
Emanuela è morta dal dolore ... è morta di solitudine!
Anche i suoi Cani non sono più insieme e vivono ‘’separati’’ in canile!

Cara Emanuela, noi sappiamo cosa hai fatto ''al tempo'' per i tuoi Cani. La gente comune ... non lo sa ... non sa che .
il dolore per il distacco può portare via …
… chissà se questo basterà a far ricredere quelle persone ‘diverse’’ del grande dramma che hai vissuto?!

Link interessante - Importanza dell'unione - http://www.stellagrigia.eu/articoli/importanza_della_unione.htm

 

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