http://www.mondofox.it/2016/08/10/il-drago-invisibile-i-5-motivi-per-cui-vale-la-pena-vedere-il-film/
Il Drago Invisibile - le
10 differenze tra i due film Disney
di Sandra Martone - un anno fa
Ad agosto uscirà in sala il reboot di Il Drago
Invisibile. Ecco quali sono le 10 differenza tra il film
del 1977 e il nuovo live-action.
La reboot-mania colpisce ancora: dopo Cinderella e Il
Libro della Giungla, e a qualche mese dall’uscita
dell’attesissimo La Bella e la Bestia, Disney riporta
sul grande schermo uno dei suoi grandi capolavori a tecnica
mista, Elliott il Drago Invisibile.
Uscito per la prima volta al cinema nel 1977 il film racconta
la storia della bizzarra amicizia tra l’orfano Pete
e il drago Elliott. Rapporto che incuriosisce gli abitanti
di un piccolo paesino rendendo molto complicata la vita
dei due protagonisti.
Come ogni reboot che si rispetti anche Il Drago Invisibile,
pur ricalcando il plot della pellicola originale, differisce
in molte cose dal film a cui è ispirato. Ecco quali
sono, in particolare, le 10 grandi discrepanze tra il
film degli anni ’70 e quello che uscirà nelle
sale italiane il prossimo 10 agosto.
1- Elliott
HDDisney
Elliott, Elliott il Drago Invisibile
Nel 1977 Elliott il Drago Invisibile è un personaggio
animato frutto della matita di due dei più famosi
disegnatori Disney, Ken Anderson e Don Bluth.
HDDisney, Medusa Film
Falkor e Elliott
Nel nuovo live-action Disney, invece, Elliott è
stato creato in CGI. Pur essendo sempre un bestione verde,
l’aspetto fisico di Elliot ora ricorda moltissimo
l’indimenticabile FortunadragoFalkor de La Storia
Infinita.
Oltre che nella fisicità i due Elliott differiscono
anche nel carattere. Se quello del 1977, infatti, è
molto più giocherellone e propenso (seppur senza
farsi vedere) a stare in mezzo alla gente, quello del
2016 ha molta più paura degli esseri umani e tende
a voler stare nascosto. A meno che Pete non sia in pericolo.
2- Pete
Anche per quanto riguarda il personaggio del piccolo Pete,
prima interpretato da Sean Marshall e ora da OakesFegley,
ci sono forti differenze.
HDDisney
Sean Marshall, Elliott il Drago Invisibile
Il Pete del 1977 era un bambino orfano ma spensierato.
Il personaggio ricorda la Pippi Calzelunghe della serie
televisiva anni '70 e il suo carattere - nonostante i
traumi - è molto espansivo.
HDDisney
Oakes Fegley, Il Drago Invisibile
Il Pete che ha il volto di OakesFegley, è invece
una sorta di piccolo Tarzan cresciuto nel bosco che ha
timore dei suoi simili, esattamente come il suo Elliot,
dai quali comunque in qualche modo è attratto.
3- Incipit
Già dalla descrizione dei personaggi si può
capire che i toni scanzonati di Elliott il Drago Invisibile
del 1977 hanno lasciato spazio a un mood più drammatico
nella nuova pellicola.
Questa cosa si percepisce fin da subito anche dall’incipit:
nel film di Don Chaffey incontriamo Pete e il suo drago
già insieme e non sappiamo cosa è successo
al bambino di preciso. Sappiamo solo che è un orfano
scappato dall'orfanotrofio e che i bislacchi proprietari
della struttura lo rivogliono.
Ne Il Drago Invisibile di David Lowery siamo spettatori
del terribile incidente stradale che colpisce Pete e la
sua famiglia e che lo porta ad incontrare Elliot.
4 - Musical, maestro!
Come quasi tutti i film Disney a tecnica mista degli anni
’60 e ’70 anche Elliot il Drago Invisibile
ha molte parti cantate che sono state totalmente messe
da parte nel remake.
5 - Nora e Grace
Sia in Elliott e il Drago Invisibile che in Il Drago Invisibile
c’è un personaggio femminile molto importante
per la vita di Pete.
HDDsiney
Elliott il Drago Invisibile, Ellen Reddy
Nel primo film la donna che aiuterà il piccolo
orfano è Nora (Ellen Reddy) la guardiana di un
faro, mentre nel secondo è Grace (Bryce Dallas
Howard), una guardia forestale.
HDDisney
Bryce Dallas Howard, Il Drago Invisibile
Le due donne, caratterialmente, sono molto simili e anche
il loro ruolo nella vita di Pete e Elliot lo è.
6 - Il matto del villaggio
In entrambi i film che raccontano la fantastica storia
di Elliott e Pete il padre della protagonista femminile
è un uomo anziano considerato “il matto del
villaggio” perché è l’unico
ad aver visto - oltre a Pete - il drago.
HDDisney
Robert Redford, Il Drago Invisibile
Nel primo film tale personaggio ha inizialmente paura
del drago ed è interpretato dall’attore comico
Mickey Rooney, mentre nel reboot ha il volto di Robert
Redford, un uomo che da sempre ama e difende l’idea
che Elliot esista.
7 - Villain a confronto
HDDisney
JimDale, Elliott e il Drago Invisibile
Il Elliott il Drago Invisibile ci sono più villains:
a mettere i bastoni tra le ruote alla libertà di
Pete e Elliot infatti ci sono sia proprietari dell’orfanotrofio
dal quale il bambino è scappato sia il Dott. Terminus
(JimDale) che vuole a tutti i costi fare suo il drago
per scopi economici.
HDDisney
Karl Urban, Il Drago Invisibile
In Il Drago Invisibile, invece, il “cattivo”
(Karl Urban) spunta solo alla fine e non caratterizza
l’andamento del lungometraggio, incentrato soprattuto
sulla “civilizzazione” di Pete, ma solo la
parte conclusiva del film.
8 - Ambientazione
Elliott il Drago Invisibile è ambientato all’inizio
del XX secolo in una cittadina sul mare del Maine mentre
Il Drago Invisibile ai giorni nostri in un paese nelle
vicinanze della foresta.
9- La morale
HDDisney
Pete e Elliott, Il Drago Invisibile
Ogni film Disney che si rispetti ha una forte morale.
In Elliott il Drago Invisibile il personaggio del drago
viene visto come "il
diverso” e quindi tutta la pellicola gira
attorno alla sua accettazione all’interno della
comunità in nome dell’uguaglianza.
Nel nuovo remake, invece, Elliott
viene difeso in quanto essere
vivente che deve essere preservato,
come la foresta in cui vive, e non usato come fenomeno
da baraccone in un’epopea dalla morale
assolutamente animalista e ambientalista.
Ma non si evidenzia minimamente la diversità
di specie che è valida ai miei occhi solo per la
forma di comunicazione. Un Drago
seppur diverso dagli altri Animali, non è un essere
umano!!!!!
10 - Il finale
HDDisney
Pete e Elliot in Il Drago Invisibile
Anche il finale di Il Drago Invisibile rispetto a quello
di Elliott il Drago Invisibile è diverso.
Nel film del 1977, infatti, alla fine Pete trova una famiglia
e il suo drago si allontana da lui perché è
a conoscenza del fatto che il suo “protetto”
non ne ha più bisogno. Tale lieto fine, tipicamente
disneyano, segna il passaggio dall’infanzia all’adolescenza
del protagonista consapevole che non vedrà più
il suo amico ma contento del fatto che Elliot aiuterà
qualche altro suo coetaneo in difficoltà.
***
http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/drago-invisibile-film-disney-doloroso-commovente-e-utile-1296213.html
"Il Drago Invisibile":
un film Disney doloroso, commovente e utile
In mezzo a incanto, sofferenza e déjà vu
di celebri pellicole del passato, si fanno largo la lezione
ambientalista e altri contenuti educativi
Serena Nannelli- Ven, 12/08/2016 - 13:25
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Al cinema questa settimana è uscito un nuovo film
Disney, "Il Drago Invisibile", una rilettura
del lungometraggio del 1977 "Elliott il drago invisibile"
di Don Chaffey, nel cui cast compaiono star come Robert
Redford e Bryce Dallas Howard.
Dimenticate i toni scanzonati della vecchia pellicola
che mescolava cartoni animati e live action, perché
in quella odierna l'atmosfera
prevalente è drammatica.
Siamo in un passato prossimo nelle foreste del nordovest
americano. Il piccolo Pete (OakesFegleydel) ha appena
cinque anni quando, a seguito di un incidente, resta orfano
e da solo nella selva sconfinata. Per sua fortuna incontra
un drago che lo adotta e protegge, garantendogli di sopravvivere.
I due vivranno in assoluta simbiosi per sei anni nascosti
nella foresta, fino a quando alcune presenze umane, taglialegna
e guardiacaccia, cambieranno il loro destino.
Pur ricalcando il plot e riproponendo le tematiche principali
della pellicola originale, l'ambientazione temporale e
spaziale differiscono da quelle di allora. Nel rispetto
e nell'ammirazione dell'opera omonima di un tempo, l'attuale
punta a essere qualcosa a sé, un nuovo classico,
riuscendoci.
Nel corso del girato sono molti i rimandi a titoli immortali:
il character design del drago richiama quello dell'indimenticato
FortunaDrago Falkor de "La Storia Infinita",
il piccolo protagonista è in tutto e per tutto
un piccolo Tarzan o Mowgli e la storia, dal bracconaggio
in poi, appare un continuo déjà vu di "King
Kong".
Fatta eccezione per la presenza del drago realizzato in
computer grafica, l'impiego del green screen è
ridotto al minimo e viene perseguito un alto grado di
realismo. Di certo gli effetti speciali sono convincenti
ma lo sono altrettanto le interpretazioni attoriali, dunque
l'impatto complessivo sul pubblico è un'esperienza
avvolgente ed emotivamente potente.
Siamo di fronte ad un ottimo prodotto
per famiglie ma in cui non c'è quasi traccia di
spensieratezza. I temi affrontati sono seri e importanti:
si va dal senso della famiglia
al potere dell'amicizia, alla crescita interiore e alla
percezione del diverso.
Si sottolinea come soggetti incompatibili
per natura possano vivere insieme rispettandosi
e si sensibilizza il pubblico alla causa animalista e
ambientalista.
Nella commistione tra fiaba e realtà, ci si immerge
in un mondo fatto di natura e innocenza di cui è
facilissimo innamorarsi ma si soffre per buona parte del
film. Niente paura, è un malessere fecondo: coscienza
ambientale che mette radici, perciò la visione
è altamente consigliata agli adulti di domani.
Ho tenuto ad evidenziare con colori, rafforzativi
del carattere e sottolineature, alcuni punti dei due articoli,
per mettere/portare quelle parole ad una attenzione maggiore.
- La diversità e l’accettazione della diversità
sia fra specifici che fra conspecifici.
- Il rispetto della Natura
- Il rispetto per tutte le Creature e fra tutte,
anche se nel film non è stato evidenziato, anche
il rispetto per il Lupo, che purtroppo
cade sempre in secondo piano!
- Le emozioni e soprattutto la loro versione drammatica
che segue l’andamento degli eventi, mettendo in
risalto la realtà della nostra civiltà,
dove i sentimenti e il loro turbinio, sia in una forma
eccessiva che in una sterile/arida, sono padroni di tutte
le circostanze, e conducono la nostra vita non sempre
verso la verità ma verso il suo esatto opposto.
Tutto è fuorviato!
È importante
vedere il lato positivo delle cose, vivere
nel godimento di un fiore che sboccia, di un’onda
che s’infrange sulla scogliera, della chioma di
un albero che si china al passaggio del vento e poi, più
forte e rigogliosa si erge nuovamente. È
importante l’abbraccio con una persona
amica e il sorriso di uno sconosciuto. È
importante una corsa su un prato con accanto
un altro essere vivente che non deve essere per forza
uguale a noi, ma come noi respira la vita concessa da
Madre Natura, ugualmente distribuita fra tutti i Fratelli.
E importante è capire
che siamo tutti utili e indispensabili …
non solo gli Alberi, ma anche tutti gli
Animali e Fiori, e Insetti e
Acqua Terra e Vento
… tutto è indispensabile
per mantenere l’equilbrio!
Gli Animali e i Bambini, sono l’unico ago che conduce
al ‘’Polo’’
Una grande lezione per tutti gli adulti che posseggono
l’umiltà di ascoltare.
torna all'art. Elliott
- il Drago invisibile