Pete è un Bimbo di 5 anni che sta per vivere una
bellissima avventura con la sua Mamma e il suo Papà.
‘’Cos'è un avventura?’’
- chiede...
La Mamma risponde che è un qualcosa di bellissimo
che richiede coraggio.
Pete ha un po’ di paura, ma la sua Mamma crede in
lui, questo gli basta per credere di poterla affrontare!
Tutto il film si snoda in una leggera suspense, nella
creazione di situazioni che parlano di stati d'animo e
di magia. Di realtà del sociale umano e di come
la purezza di un Bimbo e di un Adulto che crede nella
Magia, possano (o potrebbero dato che è solo un
film), cambiare le tendenze tipiche del nostro modo di
pensare.
I colpi di scena e i temi sono quelli di sempre: la morte,
l’attimo di sgomento nel momento del crollo dell’unica
conoscenza e ragione di vita, l’apparizione e l'accudimento
di un essere fantastico, la sintonia emotiva che si crea
fra i due protagonisti “Elliott e Pete”, la
solita versione del Lupo cattivo e le tre tipologie di
persone. Persone buone, persone cattive e persone presumibilmente
matte solo perché parlano di cose che, le persone
normali non riescono a capire.
E in ultimo, un po’ velato da tutto il resto, anche
un accenno all'ambiente.
La psicoanalisi fa da padrona in tutto il film.
Rapporti familiari, rapporti umani fra umani, rapporti
fra umani e Animali, e rapporti fra Animali nei quali
racchiudo: Animale Bimbo e Animale Drago.
Il
Drago invisibile - In questo film/favola,
viene alla luce il credo che ancora vuole il Lupo cattivo,
ma che un Bimbo di soli 11 anni e riuscito a cancellare.
Già da qualche tempo si sta cercando di far cadere
gli spettri delle Streghe cattive (vedi Maleficent
– Disney) e dei Draghi mangia uomini (Falkor
il FortunaDrago – Dragonheart
– Dragon
Trainer), ma ancora non si riesce
a smontare la credenza popolare del Lupo cattivo (unico
tentativo fu del grande Walt in ‘’Il
Libro della Giungla’’)...
E infatti, nel momento in cui il piccolo Pete, rimane
solo, poco prima dell’arrivo di Elliott, il Bimbo
sente l’ululare dei Lupi, il Bimbo poco dopo si
ritrova accerchiato dai Lupi, e tutto il popolo degli
uomini già vede la spietata immagine del povero
fanciullo sbranato, dilaniato da quelle orrende bestie.
Ma non è così!
… all’inizio del film non lo è per
l’arrivo del Drago buono (le direttive logicamente
devono rispecchiare un credo umano), e durante il film
non lo è perché ‘’se dopo sei
anni di vita da Tarzan, il Bimbo quando si sente solo
o è contento, imita il verso del Lupo, il tipico
canto che riunisce a distanza non facendoti sentire solo,
chiama a raccolta la Famiglia, esterna emozioni commoventi
per quanto sono intense, vuol dire che lui stesso non
crede più a quel che credeva appena si ritrovò
solo al tempo dell’incidente, non crede più
alle bugie sulla crudeltà del demone Lupo, presentandolo
come una luce, un faro che da lontano ti dice che lui
è lì pronto per guidarti; presentandolo
come un calore che solo la purezza, l’equilibrio
e la sincerità sanno dare.
Quel che di saggio e al contempo di fuorviante, esiste
nei film, è il dover rappresentare la realtà
esattamente come è, per far entrare nel racconto
lo spettatore, per farlo entrare anima e corpo nel vivo
della rappresentazione, per poi riuscire a convincerlo
della falsità di alcuni concetti che non hanno
origine se non da fantasmi dello stesso essere umano che,
non accetta che facciano parte delle sua essenza di Animale
perfetto! Praticamente rinnega ciò che è,
e riflette le sue paure e le sue miserie, su chi non può
discolparsi.
Scene come quelle dell’incidente mortale che lascia
il Bimbo solo al mondo in balia dell’ignoto, spettri
lupini che arrivano per saziare il loro appetito, devastazione
della Natura attraverso la deforestazione, cattura e mostra
di un trofeo unico al mondo (il Drago al momento della
cattura – quello stesso Drago che salva Pete, e
che anni addietro si era presentato in tutta la sua ‘’bontà’’
ad un adulto a cui però, nessuno ha creduto perché
non è nella coscienza e/o conoscenza umana credere
a certe cose, e così - l’adulto - si è
visto costretto a dover cambiare la versione dei fatti,
dicendo che aveva visto un Drago orrendo invece di un
Drago innocuo ed educato). E ancora, la rappresentazione
di disagi emotivi vissuti da un Bimbo orfano, una giovane
donna sposa e madre, che quando era ancora piccina, ha
giurato di difendere la Natura, e la speciale figura di
una Bambina (sua Figlia) che, nella purezza del suo ‘’non
aver problemi poiché vive una quotidianità
abbastanza serena con la propria Famiglia'’, mostra
l’ingenuità espressiva di una Creatura di
un’età dove i compromessi sono molto lontani…mettono
in evidenza (tutto questo appena presentato), un gioco
di fatti comuni ed emozioni ben note agli esseri umani…
e poi, ecco che arriva il Drago che per Pete prova un
sentimento che va oltre la vita e lo spinge ad entrare
nella civiltà pur di accertarsi che il suo protetto
stia bene. Il protetto a cui ha giurato amore e fedeltà.
Elliott trova Pete, lo vede felice con la famiglia della
giovane donna; Elliott è felice per quel vede ma
anche tanto triste; la pena della perdita, del distacco,
si legge nelle espressioni di Elliott che sconsolato torna
al suo, al loro, rifugio nel bosco…
Da qui una vicissitudine di eventi e di fattori emotivi
che danno al Drago le sembianze espressive di un uomo
e mostrano le tre versioni della coscienza umana: buona,
cattiva, folle.
Il film finisce nel miglior modo in cui può finire,
mettendo in risalto che non bisogna dare retta alle leggende
e che gli Animali, anche se Animali di fantasia, sanno
dare lo spunto per credere, per redimersi, per crescere
nei legami affettivi all’insegna del bene.
Tutto è ciò è molto bello, l’unica
nota che non accetto è l’identificazione
dei sentimenti umani negli Animali che seppur provano
emozioni intense, non sono come quelle della nostra specie.
Sono migliori, perché in loro non c’è
nulla che li porta ad un comportamento che non sia in
equilibrio con la Natura, e che non sia diretto ad un
altruismo sociale/familiare.
Nulla è fatto per arricchirsi, per avere di più,
per il gusto del potere.
Tutto è fatto per mantenere uno status di rispetto.
Confondere o peggio ancora trasporre i sentimenti, è
il peggior modo per comunicare.
Pete ed Elliott vivono bene insieme perché Pete
non travisa.
Non so quanto rimane della verità di questa storia
nella gente… in me è rimasto un personale
astio verso i pensieri umani che non accettano di capire
che gli Animali, tutti nessuno escluso, non cercano liti,
non hanno intenzioni negative e che, se si comportano
in maniera poco amichevole è perché sono
costretti dagli eventi a farlo; in più non mangiano
gli uomini e se possono se ne tengono alla larga (Elliott
diventa addirittura invisibile!).
Elliott non è l’amico invisibile dei
dottori, ma l’Animale saggio che si rende invisibile
tanto teme l’uomo.
Mi è rimasta anche: l’ostinazione delle persone
a credere che ‘’la magia’’, sia
solo parte delle fantasia; nonché l’ostinazione
(sempre delle persone) a usufruire di tutto ciò
che la Natura offre, come se l’offrisse solo al
dio sapiens; e per finire, l’ostentazione di proiettare
drammaticità per spingere le persone ad accendersi
e provare sentimenti spesso troppo intensi per capire
tutti i messaggi che arrivano.
Le emozioni servono e sono le emozioni a darci una ragione
di vita, però purtroppo queste stesse emozioni,
ci impediscono di fisare l’attenzione su tutto e
non solo su ciò che ci colpisce per esperienze
vissute.
I Bambini e gli Animali sono i sani messaggeri, sono
coloro che possono riuscire a redimere gli adulti portandoli
a rivedere tutto quello che di falsato porta l’evoluzione.
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