Natale 2004 - ''Grazie''

Grazie agli amici di Roma e agli amici di Firenze, grazie agli amici di oggi e agli amici di ieri, grazie a tutti coloro che specchiandosi negli occhi di un cane, hanno dato il via ad una “reazione felice”.
All’inizio ho pensato: è l’entusiasmo del momento. Ma giorno dopo giorno, sempre più mi rendo conto che anche nel popolo degli uomini, esistono quei valori che avevo trovato solo nei cani.
La solidarietà e la sincerità di queste persone, il desiderio di dare una parte di loro stesse a chi non è stato fino ad ora propriamente baciato dalla fortuna, mi spinge a credere che anche l’uomo può riuscire a tornare alle origini semplicemente guardando negli occhi di un cane.

Mi piacerebbe rendervi partecipi della felicità di Zio Albert e di Brisby, di Dori e di Mirò, di Gimbo e di Deb, quando corrono in giardino e si rotolano sull’erba, quando si crogiolano in un caldo giaciglio di foglie secche, quando allungano il muso per arrivare prima a toccarti le mani, quando gustano l’erba tenera del prato, quando giocano a rincorrersi per rubarsi un legnetto, quando mangiano le olive che accuratamente snocciolano, quando roteano vorticosamente la coda nel momento in cui arrivano le pappe fumanti, quando si beano sotto i passaggi della spazzola tanto da farli assomigliare a smorfiose signorine, e quando dopo una giornata di libertà si ritirano nei loro anemoni e rilassati si abbandonano al sonno…

Sshh!!… è la notte di Natale.

Anche loro sotto l’albero troveranno una sorpresa…