In una fredda mattina di
dicembre, mi ritrovo a scorazzare libera per campi insieme a mio
fratello. L’aria è ghiacciata ma presto ci sarà
un bel sole e il freddo non sarà più un problema.
Ma come ci siamo capitati qui, su questa stradina di campagna?
L’ultima cosa che ricordo è la mamma che ci
bacia, poi di colpo si è fatto buio… ho avuto come
la sensazione di trovarmi dentro un sacco… si, si certamente
era un sacco, li conosco bene quei cosi, perché ci ho
giocato fino a ieri a tirare i fili con tutta ‘’la
banda di monelli’’ – i monelli siamo noi,
io e i miei fratelli – siamo birichini, si un po’,
ma che volete, siamo cuccioli!!!
Ehi laggiù ci sono delle case, andiamo fratello,
andiamo a chiedere a loro se sanno dirci come siamo capitati
qui.
- Oh che bei cuccioli, ma da dove venite?come siete arrivati?
–
Beh signora, veramente, noi volevamo saperlo da voi…
- C’avete fame?... accidenti quanto siete magri…
qua, qua, venite qua che vi do un pezzo di pane intinto nell’acqua.
–
Uauuu pancia mia fatti capanna, pane e acqua, con la fame che
c’ho riempirei la pancia anche con sola acqua.
Il giorno passa, è bello questo posto, e questa
signora sembra che ci voglia proprio bene, c’ha una bella
casa, un bel giardino, ci ha dato tanto pane… ma si, ci
vuole bene.
E ora perché se ne va?... forse torna più tardi.
La sera è scesa, fa freddo, vieni fratello, accoccoliamoci
sotto la panchina, vedrai che la signora tornerà presto
e ci darà un sacco per dormirci sopra.
La notte passa, passa un giorno, due, tre… altre
signore ci danno un po’ di pane, di giorno il sole ci
scalda, e la notte, in un modo o nell’altra passa.
Questa mattina però, fa più freddo del solito…
fratello!?! … fratello dove sei? … sono sola, e
adesso che faccio!?!? … BOH!