Il Trasportino (o kennel)


Di fronte a questo fantomatico oggetto abbiamo 2 fazioni, gli amanti e i detrattori, ma forse nessuna delle due sa cosa significa per il Cane, come e soprattutto se usarlo.
Il trasportino, o la gabbia, ricordando atavicamente la tana, è un oggetto che se fatto conoscere in maniera piacevole e soprattutto se non ne viene fatto un abuso, da sicurezza al nostro Amico Cane. Sin dal giorno dell’arrivo del cucciolo (o anche del Cane adulto preso in canile o per strada o da altre situazioni più o meno spiacevoli), dobbiamo pensare in maniera diversa da come pensa normalmente un sapiens. Per noi il Cane è felice di aver trovato una casa è ha bisogno di affetto e libertà … invece il Cane è in crisi perché ha perso tutti i punti di riferimento (anche se solo brutti sono sempre punti di riferimento) che aveva avuto nella vita fino ad ora e quindi ha bisogno di trovarne immediatamente altri a cui aggrapparsi. Sin dal suo arrivo dobbiamo impegnarci per dargli sicurezza, ma non potendo essergli vicini 24 ore e vigilare sempre su di lui, dobbiamo farlo abituare ad un posto che sia il suo e che ci dia la tranquillità che non gli succeda niente. Questo posto non deve essere necessariamente un trasportino o una gabbia, ma può essere anche un recinto smontabile o una piccola parte di casa dove però non ci sia nulla e sottolineo nulla di pericoloso (va bene anche una stanza ma dove comunque ci deve essere un angolo che abbia le sembianze di un tana). Smettiamola di credere che il Cane che da cucciolo fa danni poi cresce e smette … dipende dalla razza, dal carattere del singolo e dal rapporto che abbiamo con lui. Tornando al trasportino, la cosa importante è che venga usato per contribuire a correggere le cause che provocano il disagio che sfocia nei problemi che noi possiamo lamentare e non per impedirne gli effetti! Se noi abbiamo un Cane che è talmente insicuro da distruggere tutto quando viene lasciato da solo, in un trasportino in nostra assenza gli daremo quella sicurezza che non può avere da solo; se lo stesso trattamento lo riserveremo a quel Cane che per carattere ha continuamente voglia di fare qualcosa insieme a noi, sarà una coercizione e basta. Altra cosa da valutare è il posto iniziale dove metterlo, perché il trasportino non deve essere una limitazione alla vita con il suo Branco ma solamente una cuccia chiusa dove devi stare in alcuni momenti … vi ricordate quando i nostri genitori da piccoli ci mettevano in box oppure più grandicelli ci mandavano in camera perché dalle 2 alle 4 era l’ora del riposo? Non era una emarginazione o tantomeno un allontanamento, erano soltanto delle regole che anzi ti facevano sentire parte della Famiglia.
Ma se abbiamo un Cane che è una statua e non da nessun problema perché dobbiamo usare il trasportino? Questa è un’osservazione fatta sempre pensando da sapiens, perché se non da problemi non ho nessun effetto da correggere! No io lo abituo lo stesso perché potrei averne bisogno per esempio per una degenza post operatoria, o magari per andare in vacanza insieme; se voi partite con il vostro Cane e lui è abituato al trasportino sarà come se partisse in roulotte avendo in vacanza la sua cuccia e il suo materassino. Per non parlare di quanto sia utile in macchina sia per far star tranquillo il Cane che soprattutto per tutelarlo in caso di incidente dove spesso può salvargli la vita! In conclusione è un oggetto che se usato capendo le caratteristiche del Cane, o dei Cani, con cui viviamo e se fatto conoscere con tranquillità abbinandolo a qualcosa di piacevole può migliorare la sua vita e di conseguenza la nostra; se usato invece non conoscendo le caratteristiche del nostro Cane ma solo per evitare che ci complichi la vita e quindi anche abusato, può avere effetti devastanti su di lui.
… “Per tutto il tragitto in macchina, teniamo il nostro cucciolo in braccio, se ci fermano i vigili forse ci tolgono auto e patente, ma cosa c’importa, l’importante è solo non farsi togliere il piccolo. Tenerlo lì sulle ginocchia e carezzare il suo morbido pelo, è più importante di qualsiasi altra cosa. Domani penseremo ad acquistare un trasportino. E per gli scettici vorrei chiarire subito il concetto ‘trasportino’: il trasportino non è, come molti credono, una gabbia di costrizione dove Fratello Cane viene infilato per punizione, un luogo di reclusione dove si può avvilire attraversando una situazione conflittuale che lo porterà all’autismo… assolutamente no… queste sciocchezze lasciatele dire agli ‘azzecca garbugli’, anzi, se ci riuscite provate a non fargliele dire più…
Il trasportino è un buon primo passo per dare una certezza al nostro Fratello Cane. Il trasportino è una tana, una cuccia viaggiante sempre a disposizione.
In Natura, prima di partorire Mamma cerca una tana che sia fatta a misura del suo corpo, una volta trovata vi si accomoda dentro. Sdraiandosi su un fianco e poggiando la schiena alle spalle della tana, metterà al mondo i suoi piccoli. Da quella posizione può controllare ciò che avviene davanti a lei senza preoccuparsi di cosa sta avvenendo dietro, si sente protetta e sicura.
I cuccioli crescono nella tana e vi restano fino alle prime quattro settimane di vita.
Un cucciolata casalinga, abbiamo già visto, nasce e cresce in una cassa-parto (vedi pag. .9).
Il trasportino è il ricordo della tana, è la tana. È un regalo prezioso, è un posto dove trovare serenità e sicurezza per il cucciolo oggi e per l’adulto domani; con Fratello Cane in macchina, nel trasportino, ci assicuriamo ‘nessuna sanzione disciplinare’ poiché consigliato e approvato dal codice di sicurezza stradale e soprattutto nessun incidente di percorso causato dall’agitazione del nostro nuovo amico in un ambiente in movimento. E in più, si maneggia con facilità, può essere trasferito dalla macchina a casa, e in casa, da una stanza all’altra”.

Estratto del libro “Lupi allo specchio – Ascoltando la Natura”

 

torna indietro