È il capo della banda
dei venditori di fumo che si aggira fra le strade delle città
e nei parchi. È colui al quale le folli – non
le genti, ma le persone non proprio equilibrate – si
affidano per farsi psicanalizzare il cane – per avere
cioè, la formuletta magica che le discolpi da ogni
mal funzionamento del compagno quadrupede. È il genio
della lampada dal tocco infallibile che sussurra ai cani.
È l’ideatore della genuflessione di spalle per
farsi accettare dai soggetti sconosciuti. È l’infinocchitore
cinofilo che applica la regola del condizionamento per raggirare
le risposte comportamentali dei nostri amici.
È su piazza da molti anni e viene onorato con titoli
rubati alla buona creanza da coloro che non conoscono tutte
le sue malefatte. Su di Lui ne ho sono sentite e viste di
cotte e di crude, a cominciare dalla castrazione del soggetto
aggressivo per domarlo con più facilità, non
importa se questo rimedio non servirà a niente –
personalmente ho un cane castrato per problemi di cisti prostatiche
e vi assicuro che nella sua testa non è cambiato proprio
nulla, anche il suo “campanello di allarme per il giorno
propizio” è rimasto arguto come prima dell’operazione.
A Lui gentilista per convenienza, importa solo dire quel che
il cliente vuole sentirsi dire, per cui, dato che una sana
educazione come si riceveva una volta – prima dei metodi
montessoriani - sarebbe troppo coercitiva, sarà il
fido animale a pagarne le spese. E quando il folle di turno
si renderà conto che non ha risolto un cavolo? Facile,
abbandona il cane in un canile o lo sopprime.
Ehi bastardo – senza offesa per le creature prive di
pedigree – ti piacerebbe provare le stesse esperienze
alienanti della vita in canile?… hai mai guardato gli
occhi di un cane “che sa” che sta per morire?
L’ho visto operare con il guinzaglio in mano. È
un insicuro che parla ad alta voce per trarre da quel volume,
un minimo di forza. È un egocentrico che ti pedina
fino alla noia, che cerca di carpirti l’attenzione accompagnandosi
a due cani da pet-terapy ben addestrati, ma che dico, ben
annoiati dal condizionamento, tanto che un giorno, passeggiando
con un’amica abbiamo avuto la sfortuna di incontrarlo,
non riuscivamo a togliercelo di torno. Apriti cielo! Non la
smetteva più con le esibizioni su: fermo, seduto, terra,
stai, porta, piede e … Ci siamo guardate l’un
l’altra e vicendevolmente abbiamo pensato:” ma
chi è ‘sto matto?” “boh! Sarà
un frustrato in cerca di notorietà.” E in quel
preciso momento ci siamo ritrovate travolte da un mondo di
sproloqui, o meglio da una marea di ca…bip…te
sui comportamenti dei cani, senza che nessuna delle due Gli
avesse chiesto nulla.
Vi riporto alcuni esempi per rendere meglio l’idea:
- il tuo cane ha un atteggiamento sconveniente nei confronti
di X, esorterai X a non dargli confidenza mostrando a Fido
le spalle. E se Fido sta spiegando a X che non deve muoversi,
come c…bip…o gliele dà le spalle?…
un no da parte del proprietario del maleducato è troppo
difficile?
- il tuo cane è spaventato e reagisce in maniera aggressiva,
insegnerai a Fido a nascondersi sotto le gonne di mamma. E
se lo spaventatore si avvicina troppo a mamma, non è
che Fido sentendosi protetto gli sferra un… colpo basso?…
insegnare a Fido a distinguere un aggressore da un personaggio
inoffensivo, insegnare a Fido ad avere fiducia in te, per
cui se tu sei tranquillo lui non ha motivo di agitarsi è
troppo logico?
- il tuo cane ti fa le feste poggiandoti le zampe addosso,
dovrai dire a Fido, assumendo un atteggiamento facciale di
sdegno: “che schifo”. Da quelle due parole offensive
imparerà a non farlo più. A parte il fatto che
trovo molto comunicativo e confidenziale il gesto, ma se invece
gli insegnassi un seduto e gli facessi una bella carezza,
sarebbe troppo educativo?
E tanto altro ancora…
La chiamata sul cellulare fu provvidenziale.
Ebbi ancora notizie di Lui leggendo su una rivista la magia
dei suoi insegnamenti. Lo faranno “cavaliere”?
Gli daranno le chiavi della città?
Pensando e ripensando alle situazioni vissute e all’importanza
che viene data a Tizio, una sola è la risultante: non
so perché o per come, non so a chi serve o a cosa serve,
ma so che è un ammanicato che parla bene il politichese
fra la gente che conta (si, lo sporco denaro)!
P.S.
E come dicono a Zelig:” è ‘n eseempioo”.
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