Senso puppy… perché?
Da qualche tempo, sto ricevendo telefonate e informazioni
su questo nuovo fantastico metodo applicato che, sembra,
abbia rivoluzionato il mondo della cinofilia.
L’espressione più gettonata: i cuccioli
cresciuti con il senso puppy possiedono una marcia in
più...
Cerco di farmi spiegare in cosa consiste questo nuovo
ritrovato, ma ahimè, solo poche cose mi vengono
riportate, cose del tipo: sono cuccioli ai quali vengono
offerte stimolazioni esterne fin dai primi giorni di vita,
stimolazioni termiche, tattili, sensoriali…
Sinceramente, più di tanto non riesco a capire!
Non è moltissimo che vivo nel mondo della cinofilia,
ma i miei vent’anni in questo settore sono già
trascorsi. Alcune cose le ho viste e sentite, tutte più
o meno, basate sulla comunicazione e stimolazione attraverso
i segnali naturali… ora mi chiedo: cosa può
esserci di tanto speciale in questo senso puppy, cosa
può esserci di tanto particolare e diverso?
Ho sempre creduto che i cuccioli, per crescere sani e
forti, avessero bisogno di un ambiente tranquillo, avessero
bisogno di respirare le proprie esperienze gradualmente,
passo dopo passo; che fosse fondamentale abituarli ad
essere maneggiati, che fosse fondamentale per loro la
conoscenza della varietà degli odori e dei suoni;
che fosse la loro mamma a scegliere il momento di farli
dormire, il momento di farli mangiare, il momento di pulirli,
il momento di lasciarli un po’ soli; e in seguito,
far scegliere a loro stessi, quando fosse il momento di
starsene accanto alla mamma e ai fratellini, quando quello
di allontanarsi un pochino… ricordo un allevatore
di Pastori Tedeschi, una persona molto speciale: “alcuni
giorni prima del parto, nell’ambiente dove la futura
mamma partorirà, oltre a preparare la cassa-parto
e tutto quel che può occorrere, non dimentico mai
di accendere la filodiffusione; vengono trasmesse musiche
molto melodiche, l’ideale per la tranquillità”.
Finalmente dopo varie ricerche, trovo sulla rivista cinofila
‘work-dog’ la pubblicazione di un articolo
completo su ‘il senso puppy’ suddiviso in
vari sezioni.
Nella prima pagina del primo appuntamento si parla dell’importanza
della genetica e dell’ambiente in cui cresce il
cucciolo. Della diversità delle fasi di crescita.
Dell’influenza delle esperienze vissute.
Completamente d’accordo!... sinceramente non credo
ci sia qualcuno che non condivida questo punto.
Continuo a leggere. L’autore parlando con un’amica
allevatrice: “…Ho
un libro nel quale vengono descritti dei test per i cuccioli,
che parla anche di come la socializzazione sia cruciale,
nello sviluppo caratteriale del cucciolo specialmente
per cani che debbono lavorare! …”
L’allevatrice aveva già letto qualcosa in
merito a quel che l’amico le stava dicendo “…con
entusiasmo accettò di usare i suoi cuccioli per
sperimentare, per capire, per migliorare la propria produzione.
Se ci ripenso mi vengono i brividi, una simile apertura
mentale di quei tempi era una cosa rara, quanti allevatori
avrebbero “rischiato” i loro cuccioli in esperimenti
di cui nessuno aveva mai sentito parlare prima, per massimizzare
le potenzialità genetiche dei propri cuccioli?!
…”
Di quali test si parlerà?
Lo scopro nella seconda pagina dell’articolo: test
di laboratorio su cuccioli… combinazioni artificiali
per la crescita psicologica… quarant’anni
di studi scientifici effettuati da un team di scienziati
sull’effettivo miglioramento dei soggetti sottoposti
agli esperimenti… “…Clarence
Pfaffenberger, ci fornisce la prova pratica, di quello
che Scott e Fuller avevano scoperto nei laboratori Bar
Harbour Mine… Pfaffenberger in qualità di
direttore regionale del “Dog Training and reception
center for dogs for defense” esaminò seimila
cani selezionandone milleottocento come idonei per l’addestramento…
aveva già notato che i cani che avevano migliori
possibilità di passare i test erano quelli che
avevano avuto la fortuna di condividere l’ambiente
domestico con il proprio padrone, inspiegabilmente molti
di questi cani non riuscirono a finire i corsi di addestramento
a cui venivano assegnati. Erano sbagliati i test? ...”
Pfaffenberger, Scott, Fuller uniscono le loro esperienze
“…Utilizzando
Fox Terrier, Cocker Spaniel, Shelties, Beagles e Basenjii
portarono avanti un piano di allevamento di cui forse
la scoperta più importante fu quella a cui arrivarono
nel 1965 e cioè che esistono differenze comportamentali
geneticamente controllate, ma che queste non appaiono
spontaneamente in forma ‘finita’ ma sono sensibili
ed influenzabili dall’ambiente in cui si sviluppano.
Furono identificati i periodi critici durante i quali
i cuccioli erano più sensibili a determinati stimoli,
fu dimostrato che l’ambiente e le esperienze durante
le prime settimane di vita del cucciolo segnavano in modo
profondo la psiche dl cucciolo, al punto d’influenzare
il comportamento del cane, una volta adulto”…“All’artificialità
delle esperienze di laboratorio di Scott e Fuller, arrivò
in soccorso la pratica di tutti i giorni di Pfaffenberger
per convincere anche i più scettici sulla validità
degli studi compiuti. Quaranta anni di lavoro, svolto
ai massimi livelli…da un team di scienziati…”
E ancora: “…Il
programma senso puppy espone il cucciolo ad un ambiente
controllato stimolando gli organi sensoriali man mano
che questi si attivano…”
Analizzo un attimo con calma… e
traduco: che la genetica non fosse tutto nella formazione
del carattere di un individuo, lo sapevamo, così
come sapevamo che l’ambiente in cui l’individuo
cresce, ha la stessa importanza per lo sviluppo caratteriale
dello stesso individuo, basta guardarsi intorno e analizzare
le persone nella loro completezza individuale –
regione di nascita, estrazione sociale, educazione ricevuta,
affinità con quello o l’altro familiare,
scelte di vita volute o subite – e non parlo solo
di esseri umani, ma anche di altri animali meno evoluti
del Sapiens. I dottori Scott e Fuller, hanno sperimentato
quanto le esperienze di vita possono cambiare un individuo,
l’hanno sperimentato in laboratorio su alcuni cani
di alcune razze sottoponendoli ad alcuni test, che poi
il dottor Pfaffenberger ha messo in pratico nella scuola
da lui diretta… test di stimolazione durante le
fasi della crescita degli organi sensoriali... forse ho
capito male!?!?...
L’articolo termina con alcune interviste ad allevatori
fermi sostenitori del senso puppy.
Ho sicuramente travisato quel che ho letto… sono
curiosa di leggere il secondo appuntamento.
Il secondo appuntamento si apre con la presentazione
del cucciolo nei primi giorni di vita: il cucciolo nasce
cieco e sordo, attivo però è l’olfatto
e la percezione tattile. Il cucciolo senza la mamma, non
può sopravvivere solo per il fatto che non è
in grado di procurarsi cibo, egli non sa, inoltre, regolamentare
la sua temperatura corporea e non sa come espletare feci
e urine. La mamma provvede alle cure a pieno ritmo. Il
cucciolo vocalizza per disagio derivato da: fame o malessere.
La mamma sa riconoscere la diversità, e perciò,
si prepara ad allattarlo sdraiandosi accanto a lui e disponendosi
a semicerchio, offrendo così al piccolo la migliore
posizione per avvicinarsi con facilità alle mammelle,
oppure provvede, rovesciandolo sulla schiena, per compiere
la sua azione al meglio, a massaggiargli con la lingua
la pancia e le parti intime, per lenire il dolore addominale
e facilitare l’evacuazione. Il cucciolo prova appagamento
da ciò e si calma.
Siamo d’accordo… non fosse altro perché
l’ho visto fare tante volte dalle mamme ai piccoli…
L’autore dell’articolo continua con una
piccola parentesi sull’atteggiamento assunto dal
cucciolo mentre viene massaggiato, e lo chiama: sottomissione
passiva.
Non sono d’accordo… il cucciolo
si fida di mamma e accetta tutto da lei, in più,
in seguito a tale ribaltamento, riceve un beneficio…
perché non dovrebbe accettarlo?… mi viene
più facile pensare che mettersi a pancia all’aria,
a seconda dei casi può significare sottomissione
o richiesta o dominanza. Sottomissione = mostro il ventre
perché parte vulnerabile… Richiesta = ho
un problema, me lo risolvi?... Dominanza = coccolami e
dammi piacere.
Ma sono solo punti di vista!!!
Continuo nella lettura e inorridisco… forse non
avevo capito male!?!... ancora si parla di laboratori
e di esperimenti su cuccioli di pochi giorni di vita,
cuccioli sottoposti a stimolazioni tattili, termiche e
sensoriali, cuccioli allontanati dalla mamma per provocare
in loro uno stress a qui reagire, stress che dovrebbe
portare ad un precoce e più funzionale sviluppo
ormonale, adrenalinico e immunitario. Si tiene a sottolineare
infatti, che i soggetti stressati, da grandi risulteranno
più resistenti alle malattie e più intelligenti.
Accanto agli esempi sui cuccioli, ne vengono riportati
anche altri sui ratti… ratti ‘stressati’
legati, impossibilitati a muoversi e ratti ‘non
stressati’ ugualmente legati e impossibilitati a
muoversi… questo per vedere le reazioni di controllo
del disagio nervoso (auto-controllo?): i ratti non
stressati non hanno riportato lesioni, i ratti stressati
riportano delle ulcerazioni… e si prosegue con esperimenti
su periodi di digiuno, stimolazione sulla stabilità
emozionale, tensione muscolare, cambiamenti di respirazione…
il tutto si conclude con dei test volti a verificare il
grado di ‘problem-solving’
dei soggetti. Tali esperimenti, comunque, non danno al
testatore la possibilità di quantificare lo stress
da causare ai soggetti per arrivare al livello di sviluppo
ottimale, c’è da aggiungere infatti, che
alcuni soggetti non solo non sono risultati idonei
alla promozione ma, addirittura, sono risultati ritardati
nello sviluppo. Anche per gli animali troppo stress
può risultare letale.
L’agghiacciante racconto non finisce…
siccome alcuni soggetti reagiscono bene al trattamento,
il senso puppy viene dichiarato valido… e qui dovrei
aver finito con lo stupirmi… e invece no…
il senso puppy nasce nell’esercito USA negli
anni 70, con il preciso scopo di creare un ‘super-dog’
da utilizzare ai fini militari… un super-dog?!?...
e poi si parla tanto male solo dei nazisti e sul mito
della razza ariana…
La terza pagina dell’articolo è interamente
dedicata alle modalità di esecuzione e alle date
in cui impartire le lezioni di stress ai cuccioli.
“…Il primo periodo
inizio dal terzo giorno di vita e si estende fino al sedicesimo;
un periodo di rapido sviluppo neurologico. Le stimolazione
di cui parleremo tra un attimo, in natura normalmente
non avvengono, esse causano una partenza precoce del sistema
neurologico aumentandone le capacità. Le reazioni
dei cuccioli possono essere diverse, alcuni cercheranno
di resistere altri invece rimarranno pressoché
indifferenti, quello che importa è che le stimolazioni
vengano fatte una sola volta al giorno, nei tempi previsti.
La sovrastimolazione può causare problemi patologici.
Oltre trenta anni di esperienza dell’esercito USA,
dimostrano che se eseguite correttamente le stimolazioni
producono:
a) una migliore prestazione del sistema cardiovascolare;
b) battiti cardiaci più forti;
c) ghiandole adrenaliniche più forti;
d)maggiore resistenza allo stress;
e) maggiore resistenza alle malattie.
Le stimolazioni che vanno eseguite per un minimo di tre
ed un massimo di 5 secondi ciascuna sono le seguenti:
a) stimolazione tattile;
b) cucciolo tenuto in posizione verticale testa in su;
c) cucciolo tenuto in posizione verticale testa in giù;
d) cucciolo tenuto in posizione supina;
e) stimolazione termica … ”
“…La stimolazione termica necessita di una
piccola preparazione. Si prenda un piccolo asciugamano,
e dopo averlo bagnato e strizzato lasciandolo umido, lo
si metta nel surgelatore per circa 15 minuti.”…
Sulla rivista vengono riportati i disegni per il corretto
manovramento di quanto elencato nei punti appena citati.
Nel primo disegno è rappresentato un cucciolo tenuto
dall’operatore in una mano, pancia in su, con l’altra
mano l’operatore stimola i polpastrelli del cucciolo
con un bastoncino. Nel secondo, il cucciolo nelle mani
dell’operatore: una mano tiene il sederino e gli
arti posteriori tenuti raccolti, all’altra sono
poggiati gli arti anteriori e il mento del musino. Nel
terzo, fra le mani giunte dell’operatore, il cucciolo
tenuto a testa in giù. Nel quarto, fra le mani
accostate, il cucciolo in posizione supina. Nel quinto,
fra le mani dell’operatore, il cucciolo disteso
a pancia in giù sul panno ghiacciato.
E poi le raccomandazioni.
“…Si avverte
che l’ambiente in cui crescono i cuccioli durante
questo periodo costituisce un fattore di rilievo e per
questo motivo si sconsigliano eventuali tentativi di fai
da te che potrebbero portare a risultati disastrosi…”
Non trovo nulla di strano e di nuovo sul fatto di partecipare
alla crescita del cucciolo, di prenderlo in braccio e
di fargli conoscere le mani dell’uomo, l’odore
dell’uomo. Non sono d’accordo sulle varie
manipolazioni: testa in su, testa in giù, di lato,
di sotto, di sopra, ecc. ecc, un cucciolo è una
creaturina delicata e preziosa… ma che un bimbo
in fasce lo giriamo di sopra e di sotto?... abbiamo un’accortezza
nel maneggiarlo che va al di là dell’esagerazione!…
chissà se le genialità umane sono state
sottoposte al senso-puppy da neonati?
Trovo invece terribile il panno ghiacciato. Ma come, il
cucciolo difetta di autoregolamentazione termica e tu
me lo sottoponi ad un simile stimolo?...
E poi, perché in tutto il suo parlare e in tutto
il suo esporre la magnificenza delle torture di laboratorio,
l’autore non ci espone i pericoli ai quali porta
un simile trattamento, perché continua a pubblicizzarlo
e a praticarlo quando è conscio del fatto che non
su tutti i soggetti è utile e, anzi, può
essere dannoso?... e il resto del trattamento?... perché
è tenuto nascosto?...
Il senso-puppy per me è follia, è
maltrattamento, è mancanza di rispetto verso la
vita... leggo e rileggo quel ‘senso puppy’
e continuo a non capire dove la gente comune vede il bene,
e come gli allevatori intervistati nel primo appuntamento,
possano acconsentire ad una simile crescita basata sulla
coercizione… esperimenti di laboratorio e manipolazioni
della crescita…
Comunque non voglio saltare a conclusioni affrettate,
non voglio vedere solo il fattore maltrattamento; o un
nuovo metodo magico - specchietto per le allodole; o commerciale
(i cuccioli senso-puppy costano di più degli altri);
voglio chiedere consiglio alla persona più idonea
a sciogliere i miei orribili dubbi, il medico-veterinario.
N.B
Tutto quel che è evidenziato in colore diverso,
è fedelmente riportato dagli articoli pubblicati
sulla rivista ‘work-dog’…fedeli parole
dell’autore.