L’opinione popolare – … il cane
è orgoglioso e mostra questo suo orgoglio ogni
qualvolta gli si presenta l’occasione: con orgoglio
mostra il suo osso e per orgoglio non ti guarda se lo
rimproveri; per orgoglio non viene da te che lo hai trattato
male e dalle tue mani non mangia; qualcuno è orgoglioso
di indossare un cappottino nuovo e qualcun altro di salire
su un podio; e tanto lo è che è anche vanitoso,
qualcuno si specchia e scodinzola per farci vedere che
è contento e appagato di quel che vede… tratto
da un sondaggio fra persone al parco
L'orgoglio è legato alla considerazione che un
essere ha di sé. Vanto e stima eccelsa della propria
figura, o di quella di altra persona o di oggetti. Essere
orgogliosi vuol dire essere vanesi della cosa posseduta,
ritenuta motivo di fierezza, e vuol dire essere talmente
sicuri delle proprie capacità di giudizio e della
propria persona, che nulla può superare in magnificenza
i propri averi, nulla può sembrare insormontabile,
nulla può ferire o umiliare, tanto questo sentimento
produce gratificazione verso se stessi.
Ma orgoglio non vuol dire che chi prova tale emozione
sia una persona sicura, priva di incertezze, anzi spesso
si mascherano molte indecisioni nella creazione di un
mito, di un personaggio chiave che permette a chi lo idealizza
di vivere attraverso esso le proprie avventure.
Incontrando colui che vive tale espressione è come
trovarsi davanti ad una persona che viaggia a quattro
dita da terra, tanto sente alta la sua posizione rispetto
al resto del mondo. Una persona che in ogni modo cerca
di attirare l’attenzione altrui sul proprio operato
ed è alla ricerca di continue conferme.
Questo tipo di comportamento induce a pensare che anche
alcuni Animali, in richieste esagerate di attenzioni,
o in manifestazioni di misurazione con individui della
propria specie, possano vivere un ‘sì fatto
stato emotivo. Il loro atteggiamento duro e incisivo,
ma non litigioso, il loro lasciare interpretare una posizione
di mostra del sé (molti maschi lo fanno per farsi
notare dalle femmine nel periodo di estro – molti
individui lo fanno per far credere a chi osserva che davanti
a lui non c’è un ‘’Cervo dalle
possenti corna’’ ma un Dio) pongono il soggetto
sotto una luce erroneamente giudicata.
In verità, è un atteggiamento di bella mostra,
ma quel che sta all’origine della sua messa in atto
è diverso da ciò che sta all’origine
di una considerazione del sé di una persona: l’Animale
esibisce una postura per farsi scegliere dalla dama, o
per raccontare ad un avversario la sua forza; l'Animale
non è orgoglioso della sua prole o della tana dove
è il suo giaciglio; l’Animale non gode della
sua grandezza, al contrario dell’uomo che invece
gode nel mostrare quel ha, quel che è o quello
che vorrebbe essere; un Animale non sottomette per puro
gusto di potere, ma sottomette per rispetto di una stile
di vita sociale che permette la sopravvivenza; un uomo
pecca nel suo essere orgoglioso, in superbia
(desiderando il piedistallo d’onore e la conquista
del mondo), in avarizia (non disponibilità
a spendere, nel terrore di dilapidare il patrimonio e
tornare ad essere uno della massa – perdita di individualità),
in lussuria (desiderio di appagamento nel dominare
il prossimo – l’atto sessuale non inteso come
gesto d’amore o come atto per la conservazione della
specie o meglio preservazione dello stato del Branco,
ma inteso come un comportamento dominante sull’essere
a cui viene rivolto), in invidia (desiderio di
possedere di più), in golosità
(il saziarsi non per sopravvivenza ma per appagamento
psicologico), nell’essere iracondo (uno
stato psichico alterato generato da rimorso, risentimento
e rabbia – queste ultime tre emozioni sono a loro
volte scaturite da una capacità di elaborazione
mentale che presuppone la conoscenza dello stato di colpa
e delle ingiustizie, possibile nel mondo del sociale umano,
impossibile in quello naturale poiché privo di
ingiustizie).
un Animale non ferisce per piacere
ma per sopravvivenza;
non conquista per espandere il dominio ma per sopravvivenza
e difatti un Animale solitario non va alla conquista del
territorio ma, in sordina, cerca di farsi notare il meno
possibile;
non vive il fattore di ineguaglianza razziale o sociale
perché in Natura non esiste disuguaglianza
Un Animale che fa mostra di sé, lo fa solo in
talune circostanze che dettano un simile atteggiamento,
altrimenti, o sta bene attento a non mostrarsi o non ha
bisogno di farlo perché altre cose di lui svelano
la realtà del suo io interiore.