L'Orgoglio tratto dal libro ''Similitudini fra Cani e Lupi'' di Barbara Tullio e Paolo Caldora

L’opinione popolare – … il cane è orgoglioso e mostra questo suo orgoglio ogni qualvolta gli si presenta l’occasione: con orgoglio mostra il suo osso e per orgoglio non ti guarda se lo rimproveri; per orgoglio non viene da te che lo hai trattato male e dalle tue mani non mangia; qualcuno è orgoglioso di indossare un cappottino nuovo e qualcun altro di salire su un podio; e tanto lo è che è anche vanitoso, qualcuno si specchia e scodinzola per farci vedere che è contento e appagato di quel che vede… tratto da un sondaggio fra persone al parco

L'orgoglio è legato alla considerazione che un essere ha di sé. Vanto e stima eccelsa della propria figura, o di quella di altra persona o di oggetti. Essere orgogliosi vuol dire essere vanesi della cosa posseduta, ritenuta motivo di fierezza, e vuol dire essere talmente sicuri delle proprie capacità di giudizio e della propria persona, che nulla può superare in magnificenza i propri averi, nulla può sembrare insormontabile, nulla può ferire o umiliare, tanto questo sentimento produce gratificazione verso se stessi.

Ma orgoglio non vuol dire che chi prova tale emozione sia una persona sicura, priva di incertezze, anzi spesso si mascherano molte indecisioni nella creazione di un mito, di un personaggio chiave che permette a chi lo idealizza di vivere attraverso esso le proprie avventure.
Incontrando colui che vive tale espressione è come trovarsi davanti ad una persona che viaggia a quattro dita da terra, tanto sente alta la sua posizione rispetto al resto del mondo. Una persona che in ogni modo cerca di attirare l’attenzione altrui sul proprio operato ed è alla ricerca di continue conferme.

Questo tipo di comportamento induce a pensare che anche alcuni Animali, in richieste esagerate di attenzioni, o in manifestazioni di misurazione con individui della propria specie, possano vivere un ‘sì fatto stato emotivo. Il loro atteggiamento duro e incisivo, ma non litigioso, il loro lasciare interpretare una posizione di mostra del sé (molti maschi lo fanno per farsi notare dalle femmine nel periodo di estro – molti individui lo fanno per far credere a chi osserva che davanti a lui non c’è un ‘’Cervo dalle possenti corna’’ ma un Dio) pongono il soggetto sotto una luce erroneamente giudicata.
In verità, è un atteggiamento di bella mostra, ma quel che sta all’origine della sua messa in atto è diverso da ciò che sta all’origine di una considerazione del sé di una persona: l’Animale esibisce una postura per farsi scegliere dalla dama, o per raccontare ad un avversario la sua forza; l'Animale non è orgoglioso della sua prole o della tana dove è il suo giaciglio; l’Animale non gode della sua grandezza, al contrario dell’uomo che invece gode nel mostrare quel ha, quel che è o quello che vorrebbe essere; un Animale non sottomette per puro gusto di potere, ma sottomette per rispetto di una stile di vita sociale che permette la sopravvivenza; un uomo pecca nel suo essere orgoglioso, in superbia (desiderando il piedistallo d’onore e la conquista del mondo), in avarizia (non disponibilità a spendere, nel terrore di dilapidare il patrimonio e tornare ad essere uno della massa – perdita di individualità), in lussuria (desiderio di appagamento nel dominare il prossimo – l’atto sessuale non inteso come gesto d’amore o come atto per la conservazione della specie o meglio preservazione dello stato del Branco, ma inteso come un comportamento dominante sull’essere a cui viene rivolto), in invidia (desiderio di possedere di più), in golosità (il saziarsi non per sopravvivenza ma per appagamento psicologico), nell’essere iracondo (uno stato psichico alterato generato da rimorso, risentimento e rabbia – queste ultime tre emozioni sono a loro volte scaturite da una capacità di elaborazione mentale che presuppone la conoscenza dello stato di colpa e delle ingiustizie, possibile nel mondo del sociale umano, impossibile in quello naturale poiché privo di ingiustizie).

un Animale non ferisce per piacere ma per sopravvivenza;
non conquista per espandere il dominio ma per sopravvivenza e difatti un Animale solitario non va alla conquista del territorio ma, in sordina, cerca di farsi notare il meno possibile;
non vive il fattore di ineguaglianza razziale o sociale perché in Natura non esiste disuguaglianza

Un Animale che fa mostra di sé, lo fa solo in talune circostanze che dettano un simile atteggiamento, altrimenti, o sta bene attento a non mostrarsi o non ha bisogno di farlo perché altre cose di lui svelano la realtà del suo io interiore.

 

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