La pettorina, un oggetto dal significato sconosciuto

Prima di affrontare il discorso, è doveroso un preambolo per capire esattamente il significato oggettivo di questo ‘’attrezzo’’, per capire bene i suoi diversi significati, mutevoli a seconda delle situazioni.

’Mamma-Lupa, sa cosa deve fare e senza un lamento, all’arrivo delle contrazioni, sopporta con dolcezza il dolore provocato dal prodigio della nascita. Fra uno spasmo e l’altro sembra che conti, sa quando spingere, sa quando rilassarsi, e mentre alterna un respiro veloce e ritmato ad uno lento e calmo, attende un nuovo richiamo. Ed ecco arrivare l’ultimo, il più intenso, quello che renderà reale i 60 giorni d’attesa (61- 63).
Il sacchettino amniotico viene inciso, rapida la Lupa pulisce il Piccolo, lo scalda, lo stimola a resistere alla schiaffo della vita con i baci che solo una Mamma sa dare: i più teneri, i più amorevoli, i più confortanti.
Il Piccolo sotto quei baci, respira; il primo grande passo è compiuto. Ora deve rispondere velocemente all’istinto che lo chiama e iniziare la ricerca che lo condurrà al cibo; il calore del corpo di Mamma e l’odore del latte gli dicono che la meta è vicina; strisciando e ruotando, arriva a destinazione, la colazione è servita.
Mamma-Lupa è attenta, e non distoglierà le sue attenzioni da lui finché una nuova contrazione non le dirà che è in arrivo un altro Figlio.

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