L'importanza degli Amici

Il Cane, un Animale sociale.

Per Animale sociale si intende un essere vivente che trova ragione di vita solo nell’ambito di una comunità.

Non tutti gli esseri sociali riescono a vivere in contesti di comunità multiple (provviste di più Specie Animali); il Cane si, ma il concetto di socialità per il Cane non è ‘’vivere in una comunità fatta di tante famiglie’’ come può essere per l’essere umano, è invece il ‘’vivere nella propria comunità’’.

Esiste una grande differenza fra il vivere nelle comunità e il vivere nella propria comunità.

Per il Cane esiste il piccolo mondo del Branco/Famiglia, quel meraviglioso piccolo mondo nel quale tutto si svolge per il bene del Nucleo, e dove esiste un senso di collaborazione e di attaccamento che permette ai soggetti che lo compongono di raggiungere un perfetto equilibrio sociale.
Con questo non dobbiamo pensare però che il Cane non possa vivere in un luogo dove sono presenti più comunità, ma dobbiamo pensare che per lui ‘’uscire da casa’’ vuol dire ‘’andare fuori dalla tana insieme alla Famiglia’’ … fare, disfare, agire, operare, giocare, passeggiare, lavorare, ‘’vivere’’ con Essa e in Essa come è nell’ambito della tana così deve essere fuori.
Egli vive nella Famiglia e per la Famiglia.

Questo concetto ha un significato molto profondo che trova la sua radice/origine nell’attaccamento.

L’Attaccamento - Fin dal momento della nascita, si crea fra Madre e Figlio, un legame che diventa sempre più saldo, minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno. E questo accade fra tutte le Mamme che per natura crescono i propri Piccoli e tutti i Figli che necessitano di tale assistenza per sopravvivere.
È un legame che ha un inizio e non ha una fine, ed è per tutti ugualmente importante, pur essendoci delle diversità a seconda della Specie Animale di appartenenza.

Di norma il Cane rimane con la sua Famiglia, fino ai primi due mesi di vita, poi si unirà ad altre famiglie.

Il distacco dal Nucleo che per diritto di nascita gli appartiene, è un momento molto particolare e molto forte; in un attimo tutto il mondo del Piccolo cessa e se ne apre uno nuovo, ‘’sconosciuto’’.

Quando un Cucciolo viene al mondo, è l’odore e il calore della Mamma a dir lui dove si trova, e sono le sue cure a dargli delle indicazioni di vita. Seguendo l’odore del latte emanato dalle mammelle il Piccolo troverà la via per sfamarsi; fra il caldo pelo della Mamma regolerà la sua temperatura corporea ancora assente di autoregolazione; sotto le delicate cure parentali della Genitrice inizierà il percorso educativo nel piacere di essere considerato (quindi anche il percorso psico-emotivo!).

Konrad Lorenz, attraverso lo studio sulle Anatre Selvatiche, fu in grado di stabilire l’importanza della Figura Materna per un Cucciolo. Tale presenza, favorisce la formazione del legame primario, tradotto in necessità del Piccolo di avere qualcuno che si occupi di lui per permettergli di sopravvivere.

Se tutto ciò venisse a mancare, il Piccolo non potrebbe crescere nell’equilibrio sociale, e il suo futuro si presenterebbe colmo di lacune e incertezze troppo spesso identificate come squilibri psicopatologici, ma che nella realtà sono soltanto mancanze educative dettate da quella particolare attenzione che solo una Mamma ha verso i propri Figli. La famiglia adottiva, può porre rimedio a tali mancanze assumendo comportamenti consoni alla sua natura.

La Mamma è tutto per un Figlio

***

La socialità è la tendenza di alcuni Animali, fra cui l’uomo, a vivere in gruppo.

Di norma l’essere che nasce in una comunità, ha la predisposizione a vivere in un contesto di più esseri della sua Specie, ma non è detto che non possa vivere anche con soggetti di altre Specie, se anch’essi sono Animali sociali; così come però non è detto che possa farlo se dall’altra parte non esiste disponibilità di intesa, ossia un alto livello di socialità nei confronti di ‘’un’ospite’’ o della ‘’diversità’’. Fra il dire che due Specie Animali possono coesistere in quanto sociali e il metterlo in pratica, ci passa un oceano di ragioni, altrimenti, Animali sociali come il Lupo e l’Uomo, il Lupo e il Cervo, l’Uomo e il Cervo, prede e cacciatori, potrebbero andare sempre d’amore e d’accordo (l’uomo e il Cervo lo fanno di più, perché l’uomo ha un menù alimentare più vasto del Lupo e il supermercato sotto casa).
Il Cane è la dimostrazione pratica e più facilmente comprensibile per noi uomini, di cosa si intende per Animale sociale in grado di vivere con una Specie diversa dalla sua.

(fondamentale il rispetto fra gli Esseri, altrimenti la coesistenza non è più da considerarsi sociale ma assoggettante)

L’essere sociale porta l’Animale sociale a cercare una comunità in cui inserirsi, se già non ne appartiene ad una. Egli non è capace di vivere la solitudine, e cerca in continuazione l’interazione con il prossimo.

L’ordine e la disciplina. Il rispetto degli individui e dei ruoli.
La legge che l’Animale sociale onora, è impegnativa e dura come la lotta per la sopravvivenza.
Per Lui è importante fare parte di una ‘’Società’’

Il comportamento altruistico di collaborazione è un esempio di armonia ed equilibrio

Fra gli Animali sociali esiste un sistema di comunicazione complesso e allo stesso tempo semplice e naturale. L’ordine sociale è affidato esclusivamente alla trasmissione di messaggi collaborativi.
I segnali olfattivi, visivi, uditivi e tattili (accordati in modo e maniera tale da poter esprimere un’intenzione, un’emozione, una richiesta o un avvertimento) nel loro insieme formano una combinazione di notizie che rende operante il funzionamento di un codice antico.

Un Animale sociale a cui viene a mancare tutto questo, patirà la sua esistenza fino a che non avrà colmato la difficoltosa lacuna.


Nelle sue pericolose forme di egocentrismo, l’uomo (spesso dimentico, purtroppo, di essere lui stesso un Animale sociale, e dimentico quindi anche del relativo significato di ‘’essere sociale’’) non riesce a cogliere tali importanze, e si permette di isolare Soggetti che ritiene pericolosi solo per il fatto che non capisce cosa cercano di dirgli attraverso gli influssi inviati.
Le Creature che non ricevono risposte alle domande, patiscono la situazione in cui vivono. Non riuscendo ad arrendersi facilmente ad essa, con tutta la forza che hanno, cercano un ‘’chiarimento’’ per uscirne.
Se l’incomprensione durerà troppo a lungo, si arriverà a dei compromessi, ma, se anche questi saranno difficili da sopportare, la situazione indurrà al ‘’tutto per tutto’’.

Ricordiamo sempre però che ‘’non sarà mai, il tentativo ultimo espresso da un Animale diverso dall’uomo, quello di arrecare danno all’oppressore godendo dell’atto o sapendo che provocare un danno fisico può incentivare la liberazione’’. Per un Animale diverso dall’uomo, la motivazione sarà ‘’il creare una via d’uscita che metta fine alla discussione’’.

Qualora il loro incubo finisca, l’uscita dalle carceri in cui vengono rinchiuse, non è certo che segnerà la fine dei disagi subiti; tristemente, queste Creature daranno comunque, all’occorrenza, dimostrazione di quel vissuto e del grande bisogno di trovare altre strade che conducano alla serenità. Tradotto in poche parole: cercheranno un’ancora sociale per appartenere.
Gli orrori sono difficili da dimenticare, ma tanto quanto sono forti loro, tanto lo sono le motivazioni che spingono nella direzione vitale.

(tratti dei libri ''Similitudini fra Cani e Lupi - Illuminanti Riflessioni'' e ''A TE - Educazione Scuola Ambiente'' di Barbara Tullio e Paolo Caldora)


Analizziamo i disagi di un Animale sociale costretto a vivere in isolamento, spiegando semplicemente il significato delle parole.
Cosa vuol dire ‘’vivere da solo’’ o ‘’venire privato della comunità a cui si apparteneva o si dovrebbe appartenere’’ per chi concepisce esclusivamente una vita sociale (sa vivere solo in una comunità)?

Dall’enciclopedia TRECCANI - termine - Solitudine.

La Solitudine è una condizione vissuta da un individuo per volontà propria (concezione esclusivamente umana), per causa accidentale, per forzatura dipendente da altri. È l’esclusione da ogni rapporto di presenza o vicinanza altrui (vivere in solitudine) … è anche, la sofferenza di una totale mancanza d'affetti, di sostegno e di conforto (sentire il peso della solitudine).
Nell’ambito di Animali diversi dall’uomo, la solitudine può essere una situazione voluta per benessere personale (caso estremo e momentaneo); il più delle volte è generata da eventi avversi o per volontà di altri.
- ci tengo a precisare che quando nel Mondo Animale (escludendo per un attimo l’uomo da esso) si parla di volontà all’isolamento, è sbagliato sostenere la tesi se interpretata come scelta per piacere personale, poiché è sempre alle cause di forza maggiore che si deve far riferimento. … Cause che inducono alla fuga, inducono a cercare un nascondiglio, a restare nell’ombra per non dover/poter affrontare determinati pericoli che in ‘’quel’’ preciso momento ‘’non si possono affrontare’’, oppure che proprio non si è in grado di affrontare.

Se riflettiamo in maniera profonda su quest’ultimo periodo, vediamo come, anche per l’uomo la solitudine e il piacere trovato in essa, possono essere solo una forma di difesa, di rifiuto ad affrontare una realtà non gradita.

Il termine solitudine deriva dal latino solitudo -inis, derivato di solus ‘solo’ •sec. XIII.
Solitudo (plurale: solitudines) è un termine latino che significa letteralmente solitudine

Ultimamente è stata coniata una nuova parola, similare a questa, per aprire con maggior chiarezza il profondo significato di solitudine. La parola è isolitudine. Deriva da isola e solitudine ossia è l’unione di’solo’’ (stare da soli) a un ‘’sito’’ che non comunica con altro che non sia il Mare. Ma ciò vuol dire anche ‘’L’isola che, nel suo distacco dalla terra ferma, viene assistita nell’abbraccio della Madre Acqua’’.

Ci troviamo di fronte ad un paradosso è vero, ma anche di fronte all’importantissimo concetto con cui abbiamo aperto l’articolo, ossia, l’importanza dell’abbraccio e il disagio del distacco.La fuga dalla realtà, il rifiuto di credere, il bisogno di mettersi al sicuro evitando la folla e il bisogno di poter aprire gli occhi e vedere che una Mamma è lì per te.

***

Con queste parole, inserisco nell’articolo, una parte della storia di uno dei nostri Angeli che ancora oggi teme le figure umane ma, nel suo bisogno di comunicare, sa riconoscere benissimo la bontà, la dolcezza, la benevolenza di un Bimbo, quando lo incontra.

Gastone … una delle tante vittime dell’uomo!
Uscito dal carcere dove era condannato all’isolamento e alla successiva morte (il verdetto era stato pronunciato e Gas aveva ancora pochi giorni di vita per colpa di quei carcerieri che lo gestivano come un assassino), ecco il nostro Gastone che dimostra ancora una volta al mondo il suo vero io!

VIDEO’Matteo Gas Sid - un amico in me’’ - video disponibile con autorizzazione

Nella semplicità dei gesti, nella purezza dei sentimenti, MATTEO, il piccolo grande uomo, dà a Gastone la fiducia di cui ha bisogno per superare i terribili traumi del suo passato.

Solo un animo puro che si mostra nella sua semplicità e disposizione, e che vive in armonia con il sociale che lo circonda, può riuscire a trasmettere tanta serenità a coloro che hanno vissuto nell'ombra del dubbio; povere Creature prive di quell'accudimento che garantisce l'equilibrio.

Grazie meraviglioso Matteo!!!

Esiste un’Energia fondamentale per la Vita dell’Universo.

Possiamo presentarla dicendo semplicemente che ‘’Essa permette a tutti coloro che si vogliono mettere in contatto con qualcuno o con qualcosa approfondendone il significato, di parlare attraverso istinto e percezioni, usando un linguaggio che sprigiona la forza interiore’’.

Nella cultura occidentale è identificabile nella parola ‘’spiritus’’; nelle discipline orientali è riconosciuta con il termine ‘’ki’’.
Il significato di questa parola è ‘’pneuma’’, ovvero ‘’soffio vitale’’.

In ambito religioso possiamo fare riferimento al soffio di Dio. In ambito naturale potrebbe essere il soffio del vento che trascina con se forme di vita. In ambito semplicemente medico, non è che il respiro, ossia quel che permette l’entrata di aria ossigenata nei polmoni e la fuoriuscita di ciò che è ritenuto dall’organismo non utile (tossico).
In tema filosofico possiamo dare sicuramente una traduzione più vasta e illuminante che ci porta a capire il discorso in maniera più intensa:
‘’il soffio vitale è ciò che dà la Vita ad un corpo. È l’energia che dà la Vita. È l’energia che si muove fra corpo e mente collegandone l'espressione/l’espressività. È l'essenza individuale che nella sua intensità, permette il collegamento fra le Vite - nell'interazione con la realtà e con tutto ciò che è esterno alle Entità che fanno parte del presente specifico’’.

- Nell'evoluzione del processo vitale, cresce l'energia dell'individuo nel contesto del se e fra gli altri individui. -

Lo ‘’spiritus’’ o ‘’ki’’, è:
Il battito del cuore – identificabile nel passare del tempo e nell'esperienza che genera "cultura"
Il respiro – pronunciato come il soffio della Vita che ha origine all'interno del corpo e genera, in ogni momento in cui si completa, la sua purificazione, mantenendo in tal modo la forza connubiale dell'Equilibrio e dell'Armonia.

 

VIDEO ''Gastone nelle vesti di Aggressive''

VIDEO ''Gastone a casa''

VIDEO ''Sempre''

 

 

torna indietro