Fin dai primi anni di vita, il Bambino è abituato
a trovare insegnamenti permanenti in figure che lo accompagneranno
per la vita intera. Gli Animali sono i protagonisti delle
Storie più simboliche; quelle per cui il Bambino
si batterà sempre.
Sentimenti importanti prendono vita, e dentro l’animo
del Bambino inizia la formazione del Bene e del Male,
del Rispetto, dell’Uguaglianza e dell’importanza
del trionfo della Giustizia.
Fin da piccoli, ci abituano ad apprendere i ‘’fatti
della vita adulta’’ attraverso Favole e Racconti
molto particolari; storie ricche di ‘’Attori’’
fuori dal comune. Mediante immagini mostrate nelle forme
di possibile normalità, passando attraverso la
narrazione di successive situazioni necessariamente esagerate
per evidenziare i fatti, apprendiamo i comportamenti che
non si devono tenere nelle relazioni sociali e i comportamenti
altresì consigliati.
Il più delle volte, attraverso quei Racconti,
ci hanno insegnato a vedere ‘’il Male’’
nei comportamenti degli Animali selvatici, denominati
‘’Bestie feroci’’, cacciatori
di chiunque si fosse trovato sul loro cammino, e nei comportamenti
di alcuni uomini diversi da quelli che si incontravano
nella routine giornaliera.
Contrariamente a questo, ci hanno insegnato a vedere il
‘’Bene’’ negli Animali domestici
e in persone ritenute speciali, quali: Principi o anche
semplicissimi Braccianti purché avessero caratteristiche
simili alla gente che comunemente abitava il nostro quotidiano.
La positività delle Storie (a parte le orribili
forme di razzismo e specismo che di positivo non hanno
assolutamente nulla), sta nelle espressioni assunte dai
Personaggi, perché è nelle espressività
del linguaggio che viene alla luce il sentimento.
Mediante questo semplicissimo modello comunicativo, è
possibile trasferire in chi osserva / ascolta, dati di
rilevanza sociale.
''...''
Analisi di una Favola
che ha influenzato una miriade di Fanciulli
dal libro ‘’A
TE’’ Educazione Naturale - Progetto Scuola
Ambiente
pag. 175 / 177 - Tornando alle Fiabe di un tempo lontano,
vorrei spendere ancora qualche minuto per mostrare una
singolare ‘’ulteriore riflessione’’
con conclusione didattica di una certa entità,
che mi ha portata a vedere la Favola di Cappuccetto Rosso
e il Lupo Cattivo, con occhi più grandi e veritieri:
- L’effige del Male, è nella molteplicità
dei casi, il Lupo. E la Favola più rappresentativa
è senz’altro ‘’Cappuccetto Rosso’’.
Attraverso questo racconto, vorrei mostrare riflessioni
fiorite da una visione più ampia rispetto agli
insegnanti ricevuti fino ad ora.
’’Cappuccetto Rosso’’
- La storia di una Bimba che attraversa il bosco,
per andare a trovare la Nonnina malata.
Cosa rappresenta realmente il Bosco? … Chi è
il famigerato Lupo Cattivo? …
Cappuccetto Rosso e il Lupo Cattivo … da sempre
vediamo la Favola immaginando l’incontro in maniera
a dir poco terrificante … Nel piccolo video che
seguirà, Cappuccetto Rosso è l’eroina
che ci illustra esattamente cos’è il Bosco
e chi è il Lupo.
Ella è una Bimba la cui Mamma, prima di farla uscire
di casa, ha raccomandato di non dare confidenza agli estranei,
e ha messo in allerta sulla presenza, nel Bosco che avrebbe
dovuto attraversare per giungere dalla Nonnina, di un
Lupo Cattivo.
Ma il Bosco è veramente un Bosco? …
e chi c’è veramente in questo Bosco? …
chi è veramente il Lupo Cattivo?
''...''
Parlando sempre di insegnamenti, nella
realtà degli anni delle rivoluzioni adattative
(e di coscienza, aggiungerei), il progresso vuole che
si dimentichi il Cane come l’Amico di sempre e si
identifichi quest’ultimo in qualcun altro o ‘’qualcos’altro’’.
Chi o cosa diventa l’Amico del cuore?
Egli diventa: un Essere mancante di Vita in senso
biologico, ma ‘’vivo’’ nel nome
della Scienza intesa come evoluzione e forza reale onnipresente!
Ci troviamo perciò
attorniati da parti meccaniche sempre più complesse
e sempre più piccole, tanto piccole da entrarci
nei corpi per ‘’vigilare’’ su
noi dal nostro interno.
Fra i protettori, le forme più
osannate, sono le nano particelle (quelle
che ci iniettano nel corpo), i robot
con le stesse sembianze dell’uomo e robot
con sembianze di coloro che per ‘’una vita’’
sono stati al nostro fianco: i Cani.
Ma è veramente tutto positivo
quello che sta cambiando la nostra realtà, o sono
solo le Favole ad aver cambiato il costume ai protagonisti
‘’cattivi’’?
- Approfondiamo
il discorso:
‘’AMICI ROBOT E NANO PARTICELLE CHE
CHIEDONO L’AGGIORNAMENTO DATI’’
DALL’UMANO AL TRANSUMANO:
IL VATICANO “PERFEZIONA” L’OPERA DI
DIO?
Stiamo andando rapidamente verso un mondo orribile, dove
l’essere umano, con le sue debolezze, le sue gioie
e i suoi dolori, le sue esperienze, che sono il vero senso
della vita, sarà sostituito da una sorta di ibrido,
una sorta di robouomo, tutto testa e niente sentimenti,
tutto corpo e niente anima, tutto razionalità e
niente spiritualità.
La materialità
Spesso la materialità conduce le persone verso
la perdita della cognizione sociale, interpretando la
società come ‘’un nucleo di rivali
o potenziali acquirenti / consumatori della materialità’’.
Il rivale, non c’è dubbio, deve essere eliminato
o se, ‘’di un certo calibro’’,
si deve cercare di assoldarlo; mentre il numero crescente
di ‘’consumatori’’ è certo
che porti ad un incremento della materialità e
della sua importanza. E tanto più diventa importante
(la materialità), tanto più si inaridisce
colui che di materialità vive e al contempo si
rafforza nella esperienza mentale (potremmo riconoscere
una forma espressiva dell’egoistico egocentrismo).
‘’Nella Materialità trovo la Forza
per soffocare i miei sentimenti.
Nella Materialità trovo la Forza per soffocare
la sofferenza del Prossimo
trasformando l’Umanità in un bieco consorzio
di byte che attraverso
un periodico aggiornamento sopravvivrà all’Eterno.
Nella Materialità trovo la salvezza del Mondo’’.
- Il nuovo Salvatore, artefice dell’organizzazione
logistica mondiale. -
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